Microcircolazione e Sindrome di Raynaud

microcircolazione Microcircolazione e Sindrome di Raynaud

microcircolazione Microcircolazione e Sindrome di Raynaud

Quando parliamo di microcircolo parliamo della circolazione del sangue che avviene attraverso i vasi sanguigni di piccole dimensioni, ovvero di capillari, venule e arteriole, all’interno della quale si incontrano il Circolo Arterioso e il Circolo Venoso. Le sue funzioni principali sono, da un lato, il trasporto di ossigeno, ormoni, nutrienti e principi attivi ai tessuti e agli organi, dall’altro, la purificazione degli stessi dalle tossine e dalle sostanze di scarto, come l’anidride carbonica, che ostacolano il normale flusso del sangue e, di conseguenza, influenzano la salute del nostro corpo.

Ad oggi, in campo medico si sta prestando sempre più attenzione al ruolo della “microcircolazione” poiché una sua compromissione sembra essere concausa o attore principale di moltissimi processi patologici che interessano tutti gli ambiti della medicina generale e specialistica, per esempio: oncologia, reumatologia, ortopedia, neurologia e medicina interna.

Il microcircolo può, quindi, incidere sulla qualità della vita e sulla nostra salute.

Man mano che ci allontaniamo dal cuore, le arterie, che contengono sangue ricco di ossigeno, si fanno sempre più piccole fino ad arrivare nei capillari, facendo da tramite alla circolazione venosa che attraverso le grosse vene, povere di ossigeno, tornano al cuore per far ripartire il circolo sanguigno.

Circa il 74% dell’apparato circolatorio è costituito dalla fitta rete di capillari, solo per l’ 11,5% dalle arterie e per il 14,5% dalle vene.

Come può essere compromessa la microcircolazione?

Tra i fattori che possono compromettere la microcircolazione vi sono fattori inesorabili come il naturale invecchiamento dell’organismo e fattori evitabili come, ad esempio, uno stile di vita scorretto e tutte le conseguenze che ne derivano, o l’esposizione a temperature eccessivamente basse (come accade per il cosiddetto Fenomeno di Raynaud, di cui parleremo più avanti).

Vasi sanguigni flessibili, elastici e privi di depositi di scarto, come ad esempio l’accumulo di calcio, sono un requisito fondamentale per una corretta microcircolazione. Tuttavia, in molti soggetti ci si trova in presenza di processi patologici, come l ́ateriosclerosi, che progressivamente rendono i vasi più rigidi e più sottili.

Il normale invecchiamento dell’organismo è tra le cause più comuni di tali patologie (l’ateriosclerosi si manifesta per lo più in tutti gli anziani), ma altre possibili cause sono da ricercare, oltre che negli stati patologici già diagnosticati (come diabete, disfunzioni della tiroide, insufficienza renale cronica), nello stile di vita e nelle sue conseguenze:

  • sedentarietà;
  • fumo;
  • alcool;
  • droghe;
  • disturbi della sfera psico-emotiva (stress, ansia, depressione);
  • alimentazione scorretta (infiammazione sistemica di basso grado);
  • sovrappeso e obesità;
  • ipertensione;
  • alti livelli di colesterolo cattivo (LDL) e trigliceridi.

Quali possono essere le conseguenze di una cattiva microcircolazione?

  • Indebolimento delle difese immunitarie: il nostro corpo risulta più fragile e incline a infezioni di batteri e virus;
    – Aumento dello stress ossidativo: una più rapida formazione dei radicali liberi, che porta alla morte cellulare e allo sviluppo di tumori;
    – Invecchiamento della pelle;
    – Patologie croniche a carico di organi e apparati: limitazioni funzionali e disturbi cronici d’organo;
    – Conseguenze negative e peggiorative di patologie già presenti;
    – Debolezza e stanchezza croniche;
    – Rallentamento nei processi riparativi e di guarigione, con possibili continui ritardi di cicatrizzazione delle ferite;
    – Sviluppo di malattie metaboliche come Sindrome metabolica, Diabete e Gotta;
    – Ridotta efficacia nell’azione degli integratori alimentari e dei principi attivi dei farmaci sul tessuto interessato;
    – Ridotta soglia di sopportazione a qualsiasi forma di stress a cui sottoponiamo il nostro corpo: lo stress può pregiudicare più rapidamente la nostra salute portando alla depressione generale delle funzioni psico-fisiche;
    – Aumento del rischio cardiovascolare con aterosclerosi, trombosi, embolie, ictus, ischemie cerebrali, infarti cardiaci; disturbi muscoloscheletrici con dolore, rigidità e riduzione della mobilità;
    Dolore alle articolazioni, in particolare alle gambe.

Sindrome di Raynaud: di cosa si tratta?

Il ”Fenomeno di Raynaud” fu diagnosticato per la prima volta nel 1862 da Maurice Raynaud. Il medico francese notò che alcuni individui, esposti a temperature eccessivamente basse, sviluppavano un’ischemia transitoria a livello delle dita. Questi eventi episodici erano caratterizzati da una vasocostrizione delle arterie della regione palmare della mano, delle arteriole precapillari e degli shunt artero venosi cutanei.
I sintomi del Fenomeno di Raynaud sono, per lo più, pallore, cianosi e rossore a carico delle estremità degli arti superiori ed inferiori (mani e piedi, e talvolta anche naso, orecchie e lingua) in risposta a eccessivi stimoli freddi e a cali di temperatura molto repentini (come immergere le mani in acqua fredda o uscire nei mesi invernali senza guanti) o emotivi.
Questo fenomeno comporta inizialmente una sensazione di intorpidimento, talvolta associato a formicolio, e successivamente dolore sordo, che si accentua solo nelle forme più gravi con associate complicanze cutanee (ulcere digitali).
Il più delle volte il Fenomeno di Raynaud si limita all’espressione clinica del pallore di cui è il segno più importante. La frequenza, la durata e l’intensità degli attacchi variano da paziente a paziente, nonostante sia un fenomeno molto diffuso: diversi studi epidemiologici hanno documentato che tale problematica sia più frequente nei territori caratterizati da climi con basse temperature e che il 5% della popolazione generale ne è colpito; nella maggior parte dei casi si rileva nelle donne (con un rapporto donna/uomo di 7 : 1 ), negli adolescenti, e in presenza di ereditarietà del Fenomeno di Raynaud.

Le cause
Spesso, il Fenomeno di Raynaud si manifesta solo nella sua fase primaria, cioè priva di qualsiasi causa definita, non associata a malattie sistemiche, ma dovuta a un disequilibrio del Sistema Nervoso Centrale responsabile della vasocostrizione causato da basse temperature. Nella maggior parte dei casi, quindi, non necessita di cure particolari e spesso può migliorare attraverso l’adozione di piccoli accorgimenti (nel 10% dei casi scompare da sé).
Più raramente ci si può trovare davanti a un fenomeno di Raynaud secondario che può essere associato a:
– Alcune malattie reumatiche (Sclerodermia, Lupus Eritematoso Sistemico, Dermatomiosite, Vasculiti, ecc.);
– L’uso di alcuni farmaci o sostanze (caffè, nicotina, estroprogestinici, Beta-bloccanti ecc.);
– L’utilizzo prolungato di strumenti vibranti (martello pneumatico, perforatrice, ecc.);
– La Sindrome del tunnel carpale o dello stretto toracico;
– Patologie vascolari occlusive;
– Metaboliche (insufficienza renale cronica, ipotiroidismo, etc.).

Trattamenti
Il Fenomeno di Raynaud, una volta accertato, può essere trattato attraverso un approccio non-farmacologico seguendo semplici regole igieniche e comportamentali (non fumare,enere le estremità al caldo, fare uso di cappello e guanti nei mesi freddi, evitare l’esposizione al freddo e gli sbalzi di temperatura) o attraverso un approccio farmacologico specifico che mira a migliorare la microcircolazione nelle zone direttamente interessate.
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